Gestione Airbnb Milano: trasforma il tuo appartamento in un affitto breve di successo

airbnb milano

Quando parliamo di Airbnb Milano ci riferiamo ad alloggi da affittare, completamente arredati, che quasi sempre includono una cucina e il wifi, per soggiornare e vivere nel massimo comfort la città per qualche giorno o qualche settimana.

Ma cosa determina tanti proprietari a mettere a reddito il proprio immobile attraverso gli affitti brevi Milano?

Le statistiche sono chiare e non lasciano spazio a molte interpretazioni: a Milano più della metà degli appartamenti in affitto è gestito in modalità Airbnb.

Gli affitti brevi a Milano non risentono di alcun genere di flessioni e il mercato degli airbnb non conosce stagionalità, così come il turismo in città.

Grazie all’adozione di un’agenda urbana orientata all’organizzazione di eventi distribuiti sul territorio, realizzati in collaborazione con soggetti privati e associazioni di settore, Milano ha sviluppato un’offerta turistica variegata e articolata.

Questa strategia le consente di attrarre un ampio pubblico, sia nazionale che internazionale, interessato a molteplici aspetti: dal business alle conferenze, dall’offerta culturale alle fiere, fino agli eventi stagionali dedicati ai settori del design e della moda.

Cos’è Airbnb Milano e quali sono i dati dell’offerta alloggi

Airbnb è un portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio per brevi periodi, con persone che dispongono di uno spazio da affittare.

La prenotazione della location di soggiorno e la messa a disposizione di un appartamento libero per finalità turistiche sono pratiche oggigiorno ampiamente consolidate, tanto da essere divenute tra le principali modalità di locazione sul mercato meneghino.

Gli affitti brevi Milano rappresentano ormai in maniera chiara la tendenza del presente e – a maggior ragione – del futuro.

Secondo i dati forniti da Inside Airbnb relativi a Milano, la città presenta un’ampia offerta di alloggi a breve termine, con una varietà di annunci distribuiti su diverse tipologie di proprietà e quartieri.

Questa diversificazione riflette la crescente domanda turistica e la trasformazione di Milano in una destinazione attrattiva per viaggiatori nazionali e internazionali.

Questi i dati più rilevanti della ricerca circa tipologia, numero notti e rendimento degli Airbnb Milano:

  • 87,3% intere case/appartamenti
  • 74 notti prenotate in media all’anno
  • €144 prezzo medio a notte

Gestione Airbnb Milano: più del 50% degli immobili milanesi è in locazione breve!

Quello delle locazioni lombarde a breve termine è un mercato molto dinamico e in continua crescita, come dimostrano gli ultimi dati che evidenziano un netto incremento dell’incasso medio per pernottamento.

La pandemia ha rafforzato negli utenti la propensione verso location di soggiorno maggiormente intime e sicure.

I viaggiatori sono più esigenti e stabiliscono una le informazioni disponibili indicano che la spesa per l’alloggio ha un peso significativo nella spesa turistica complessiva, in crescita e influenzata da tendenze come la maggiore propensione a prenotare direttamente e l’uso di internet. 

Dunque, statistiche alla mano, chi viaggia e si sposta sul territorio nazionale sia per lavoro sia per turismo è sempre più avvezzo ad alloggiare in Airbnb, ma pretende anche che questo sia gestito in maniera impeccabile.

Chi cerca alloggi per brevi e medi periodi a Milano?

Non solo turisti, ma anche liberi professionisti in trasferta, nomadi digitali e smart worker, famiglie in città per visite mediche, studenti e ricercatori.

Si è anche diffusa la tendenza a sperimentare attraverso l’affitto come si vive in un quartiere prima di trasferirsi definitivamente.

Un’utenza quanto mai diversificata, ma con nuove e più sentite esigenze.

Chi prenota un Airbnb a Milano oggi cosa desidera oltre ad un appartamento confortevole?

  • Cancellazioni flessibili e prenotazioni last-minute.
  • Self check-in e altre agevolazioni per favorire la privacy
  • Pulizie accurate e sanificazioni

Nuove istanze recepite appieno da chi gestisce oggi immobili in affitto breve nel capoluogo lombardo.

Airbnb Milano rappresenta ormai una realtà di uso immobiliare affermata, ed è forse per questo che gli host meneghini hanno saputo far fronte alle nuove esigenze.

Questo cambiamento dell’uso degli immobili più smart, guidato da Milano, ha capeggiato una tendenza che si è diffusa in modo rapido anche nel resto del Paese.

Il trend Airbnb Milano è cominciato nel 2015, si è consolidato nel 2021, ma è in questi ultimi anni che il turismo in appartamento nel capoluogo lombardo è visto non più come possibilità ma come scelta consapevole.

Milano Fashion Week: i numeri più recenti

Durante la Milano Fashion Week tenutasi dal 17 al 23 settembre 2024, la città ha ospitato un totale di 173 appuntamenti, comprendenti 57 sfilate fisiche, 8 digitali, 69 presentazioni (di cui 6 su appuntamento) e 33 eventi collaterali.

Questo intenso calendario ha avuto un impatto significativo sul mercato degli affitti brevi a Milano.

In particolare, durante la Design Week, si è registrato un aumento dei prezzi medi degli affitti brevi del 16% rispetto al 2022. Il canone medio settimanale è quasi quadruplicato, passando da 989 a 3.770 euro, con picchi nelle zone di Porta Romana (+337%) e Brera (+314%).

Per quanto riguarda le zone più economiche per gli affitti brevi a Milano, le aree di Lambrate e Tortona hanno registrato prezzi settimanali più contenuti, rispettivamente di circa 2.650 e 2.870 euro.

In particolare, in via Massimiano (Lambrate) e via Voghera (Tortona), i prezzi si aggirano intorno ai 2.310 e 2.450 euro settimanali.

Secondo le rilevazioni di Idealista e Wikicasa aggiornate al 2024, le zone più convenienti per gli affitti a Milano sono le seguenti. I dati possono rappresentare un riferimento anche per le locazioni di breve durata.

  • Baggio, Bisceglie, Olmi: circa 17,1 €/m²

  • San Siro, Trenno: intorno a 19,1 €/m²

  • Lambrate, Udine: circa 19,3 €/m²

  • Affori, Bovisa: intorno a 20,0 €/m²

  • Corvetto, Rogoredo: circa 21,0 €/m²

In particolare, Quarto Oggiaro si distingue come la zona più economica, con affitti medi per un bilocale di 50 mq che si aggirano intorno ai 674 euro mensili.

Airbnb Milano: quali tipologie di appartamenti sono più richiesti?

I “tagli” di appartamenti più richiesti in modalità Airbnb Milano sono i bilocali (34%), seguiti dai trilocali (29%).

Da sottolineare, inoltre, come il numero di richieste per gli affitti brevi sia raddoppiato anche in zone più periferiche come Milano Bicocca e Greco-Turro.

Questo è testimonianza di come la “periferia” milanese si stia avvicinando sempre di più al centro città, anche grazie a una rete di trasporti capillare che raggiunge tutte le zone della città in maniera soddisfacente.

Il successo di Airbnb Milano: i fattori principali oggi

La piattaforma che già prima della pandemia stava rivoluzionando il modo di viaggiare è stata poi in grado di superare la crisi del 2020 e di cavalcare il rilancio del turismo.

Oggi si impone come la soluzione maggiormente aderente alle nuove esigenze.

I vincoli e le restrizioni delle norme di contenimento del Covid-19 hanno favorito il turismo nazionale imponendo un modello di viaggio più sicuro, flessibile e easy.

Un modo di cercare e proporre appartamenti in affitto breve completamente diverso rispetto a quello (fatto soprattutto di passaparola e agenzie) che esisteva ormai una decina di anni fa.

Complice la massiccia digitalizzazione, il vecchio modo di cercare un alloggio per brevi periodi non potrà mai più tornare.

Sul fronte dei proprietari, la decisione di immettersi o rimanere nel circuito Airbnb Milano è sostenuta dall’immediatezza che offre internet in questa tipologia di locazioni.

Anche la convinzione che non è attualmente prospettabile una modalità altrettanto sicura e efficiente di trarre reddito da un appartamento, gioca un ruolo importante.

Ad aiutare il successo di Airbnb nel capoluogo lombardo c’è, infatti, anche un altro fattore molto importante: la sicurezza dei pagamenti da parte degli affittuari.

Con l’affitto tramite società come CleanBnB non c’è il rischio di morosità dell’inquilino, i soldi si ricevono in anticipo rispetto alla locazione e ci sono ampie garanzie anche per quel che riguarda i danni che possono verificarsi nell’appartamento.

Il sistema di recensioni, inoltre, permette di avere un feedback immediato sia sull’affittuario, sia sul locatore, diminuendo in maniera netta la possibilità di brutte sorprese.

I tempi medi degli affitti brevi di Airbnb Milano e i guadagni annuali

Gli appartamenti in affitto su Airbnb Milano – secondo i dati forniti dal colosso delle locazioni private – vengono occupati per circa 20 giorni al mese nelle zone più centrali, con guadagni che possono arrivare, al netto di imposte e spese, da un minimo di 6.400 ad un massimo di 10.500 euro all’anno.

Tali cifre includono delle “gestioni fai da te” non professionali che non ottimizzano i tassi di occupazione e le tariffe nel corso dell’anno.

Le gestioni professionali possono anche raddoppiare gli incassi delle gestioni fai da te.

Interessante è anche avere un termine di paragone con gli affitti “lunghi”.

Lo stesso appartamento può rendere fino a 8.700 euro, ma è una cifra che deve tenere conto, per forza di cose, della morosità dell’affittuario e della non disponibilità immediata dell’immobile qualora il proprietario ne avesse necessità.

Quanto si guadagna con Airbnb Milano: i dati aggiornati su appartamenti in affitto e host

Nel 2024, il numero di annunci attivi su Airbnb a Milano è di circa 19.811, comprendenti appartamenti interi, camere private e condivise.

Rispetto al 2022, si è registrato un aumento di circa 5.000 annunci. Nel terzo trimestre del 2024, c’è stato un incremento del 4,4% rispetto al trimestre precedente, riportando i tassi di crescita in linea con quelli registrati in epoca pre-COVID-19.

Milano continua a offrire un’offerta turistica diversificata, attirando visitatori nazionali e internazionali per motivi di business, conferenze, cultura, fiere e eventi stagionali legati al design e alla moda.

Secondo le stime più recenti, il reddito annuo medio per un host Airbnb a Milano è di 144,00 euro per notte, con un tasso di occupazione medio del 70%.

Circa il 39,7% degli annunci è gestito da host con più di una proprietà, evidenziando come il mercato degli affitti brevi stia diventando sempre più una professione e una fonte di reddito significativa.

I tempi medi degli affitti brevi di Airbnb Milano e i guadagni annuali

Secondo i dati forniti da Airbnb, nelle aree centrali di Milano gli appartamenti in affitto breve vengono occupati in media per circa 20 giorni al mese.

I guadagni netti per gli host variano da 6.400 a 10.500 euro l’anno in caso di gestione autonoma.

Se affidata a operatori professionali, la rendita può raddoppiare grazie a una maggiore ottimizzazione del tasso di occupazione e delle tariffe.

A titolo comparativo, lo stesso immobile con affitto a lungo termine può rendere fino a 8.700 euro l’anno, pur tenendo conto di possibili problemi di morosità e della minore flessibilità d’uso per il proprietario.

Quanto si guadagna con Airbnb Milano: i dati aggiornati su appartamenti in affitto e host

Nel 2024, gli annunci attivi a Milano sono circa 19.811, tra appartamenti interi, camere private e condivise. Rispetto al 2022, si registra un incremento di circa 5.000 unità.

Nel terzo trimestre del 2024 si è inoltre verificata una crescita del 4,4% rispetto al trimestre precedente, tornando ai ritmi pre-pandemia.

L’offerta di alloggi riflette una città sempre più attrattiva per turisti e viaggiatori business, grazie alla varietà di eventi culturali, fiere, conferenze e manifestazioni legate al design e alla moda.

Il reddito annuo medio per host è stimato in 9.172 euro, con un prezzo medio di 174 euro a notte e un tasso di occupazione attorno al 70%.

Oltre il 39% degli annunci è gestito da host con più proprietà, segno della crescente professionalizzazione del mercato.

Entrando più nello specifico Airbnb Milano ha un giro d’affari da 4 miliardi all’anno: l’incasso medio dagli affitti brevi è di 31mila euro (Repubblica.it)

Il mercato degli affitti brevi a Milano genera un fatturato stimato di circa 4 miliardi di euro l’anno.

Secondo quanto riportato da Repubblica, l’incasso medio annuo per host può arrivare fino a 31.000 euro.

La maggioranza degli annunci riguarda appartamenti interi (86,3%), mentre il restante 13,7% si riferisce a camere private o condivise.

I prezzi medi per notte, in crescita rispetto al 2023, riflettono l’elevata domanda nelle zone centrali della città e l’evoluzione di Milano come destinazione turistica e professionale di rilievo internazionale.

Con l’evoluzione delle normative sugli affitti brevi, il supporto di un Property Manager è essenziale per evitare sanzioni e rispettare gli obblighi legali e fiscali.

Il settore del Property Management per gli affitti brevi è in forte espansione, e affidarsi a un esperto come CleanBnB a Milano può trasformare una gestione complessa in un’attività redditizia e ben organizzata.

Che si tratti di un singolo appartamento o di più immobili, il ruolo del Property Manager è determinante per il successo nel mercato delle case vacanza a Milano.

Se desideri ulteriori informazioni o assistenza nella gestione del tuo Airbnb a Milano, non esitare a contattarci.

Siamo professionisti del settore, conosciamo a fondo le specificità della città di Milano in cui abbiamo sede e possiamo guidarti passo dopo passo.

 

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